Tra i problemi più frequenti, raramente diagnosticati dalla medicina moderna, vi è la stanchezza surrenale, fattore spesso scatenante di allergie ed intolleranze alimentari. E’ piuttosto frequente che persone con problemi surrenali sviluppino allergie ed intolleranze alimentari.
Consumare cibi a cui si è intolleranti (molto spesso in modo impercettibile, per cui con difficoltà di diagnosi) genererà automaticamente una risposta stressoria nel corpo che coinvolge sia il cortisolo che l’insulina.
Ed anche se la dieta che state facendo è low-carb o ipocalorica, potrete ugualmente aumentare di peso (senza desiderarlo) o scatenare infiammazione sistemica, se si continuano a consumare questi cibi a cui si è intolleranti o allergici.
Questo meccanismo dà vita ad un circolo vizioso difficile da interrompere. E l’asse ipotalamico-pituitario-surrenale può iniziare a perdere colpi. L’ippocampo del cervello può cominciare a degenerare come risultato di un eccesso di cortisolo che può derivare da stress cronico, poco sonno, troppi carboidrati o intolleranze alimentari.
Inoltre, il sistema gastrointestinale può sviluppare una debolezza rigenerativa con erosione della mucosa (a causa dell’eccesso di cortisolo) che poi porta ad aumentata permeabilità intestinale (leaky gut), allergie, sistema immunitario vulnerabile, intolleranze alimentari e molto altro.
Tra i sintomi da intolleranze ed allergie alimentari a carico del sistema nervoso ci sono:
- iperattività
- mancanza di attenzione
- gambe senza riposo (restless legs syndrome)
- picchiettarsi sulla dita
- tremori
- insonnia
- incubi notturni
- nervosismo
- sbalzi d’umore e depressione
- si commuove facilmente
- forte sensibilità agli odori, luce, suoni, dolore e freddo
- reazione emotive spropositate
- fatica cronica
Altri sintomi:
- naso che cola, necessità di continuo sfregamento, starnutire
- mal di testa, schiena, collo, muscoli o articolazioni
- mal di pancia, nausea, gonfiore addominale, alitosi
- incontinenza urinaria, senso di bruciore durante la minzione
- colore pallido in faccia, occhiaie, gonfiore sotto gli occhi
- rigonfiamento di linfonodi del collo
- problemi alle orecchie: eccesso di cerume, rumore nelle orecchie, stordimento
- febbre bassissima (37.0 °C)
- infiammazione cronica in tutto il corpo
E’ quindi di fondamentale importanza eliminare tutti i cibi e le sostanze a cui si è allergici o intolleranti. Molte persone però, a meno di un’evidente reazione anafilattica o fortemente urticante non sono consapevoli del fatto che ciò possa dipendere dall’ingestione di alimenti a cui sono allergici o intolleranti. E la situazione peggiora, senza un apparente motivo.
Cortisolo, istamina, surrenali ed infiammazione
I cibi che desideriamo di più sono spesso quelli che contengono sostanze da cui siamo dipendenti per ragioni che possono essere: intolleranza o ipoglicemia. Consumare questi cibi aggiunge ulteriore stress alle ghiandole surrenali e per questo motivo vanno eliminati dalla propria dieta.
Molte allergie includono il rilascio di istamine ed altre sostanze pro-infiammatorie. Il cortisolo è un forte anti-infiammatorio. I livelli di cortisolo in circolazione sono la chiave nel controllo delle reazioni infiammatorie nell’organismo.
Il Dr. Hertoghe nel libro “La dieta ormonale” scrive:
I soggetti carenti di cortisolo sono sovente affetti da allergie alimentari verso molti cibi, la cui ingestione procova spesso problemi digestivi.
Per questo motivo, le ghiandole surrenali giocano un ruolo importante nella mediazione del rilascio di istamine e delle reazioni infiammatorie che producono i sintomi comuni alle allergie. Non è quindi sorprendente vedere che persone con allergie ambientali ed alimentari abbiano una funzione surrenale ridotta.
Riepilogando:
- più istamina viene rilasciata, più cortisolo è necessario per controllare la risposta infiammatoria e maggiore sarà lo sforzo richiesto alle ghiandole surrenali per produrre più cortisolo
- maggiore sarà il lavoro a carico delle surrenali, più affaticate diventeranno e meno cortisolo produrranno, permettendo all’istamina di infiammare i tessuti ancor di più
- il circolo vizioso può portare progressivamente ad un maggiore affaticamento surrenale e conseguentemente ad una maggiore reazione allergica
- tutto quello che si può fare per interrompere questo ciclo aiuterà le surrenali e ridurrà gli effetti delle allergie
- eliminare quindi i cibi a cui si è allergici o intolleranti dalla dieta è una delle cose migliori e più semplici da fare per ridurre il lavoro a carico delle ghiandole surrenali
Intolleranze, allergeni e cervello
Le reazioni allergiche ai vari cibi e bevande variano da persona a persona ma ci sono certi cibi e sostanze che tendono a produrre allergie ed intolleranze più frequentemente.
Gli allergeni più comuni sono: latte, cereali, mais, soia, cioccolato, arachidi, pomodori e manzo (carne bovina). Lo zucchero in sé non è un allergene comune (fa comunque molti altri danni), ma può aumentare notevolmente la reazione allergica.
I cibi appena elencati sono solo quelli tra i più comuni, ma sappiate che potreste essere allergici o intolleranti a praticamente qualsiasi cibo o sostanza.
Le reazioni ad un alimento poi possono variare nell’intestità. Uno dei più comuni tipi di allergia è chiamato “allergia cerebrale” perché colpisce primariamente il cervello ed il sistema nervoso. A causa dell’abbondanza di recettori di istamina nel cervello, un allergene spesso causerà una più grande reazione nel sistema nervoso che in qualsiasi altra parte del corpo. E queste reazioni cerebrali possono essere di vario tipo: stato confusionale, improvvisa goffaggine, perdita di coscienza, fino addirittura al coma e alla morte.
La grande parte dei sintomi ad una reazione allergica si sviluppano tra 30 minuti e 3 ore dal consumo di un dato cibo, ma alcuni possono essere “ritardati” fino a 3 giorni dal consumo del pasto.
Insomma, gli allergeni del cibo possono interferire con la vita quotidiana in modo importante e diventare una profonda minaccia per le vostre ghiandole surrenali.
Dipendenza da certi cibi
Le persone possono essere dipendenti da certi cibi così come da altre sostanze. Se siete particolarmente attratti da un cibo, ma vi sentite peggio dopo averlo consumato, è molto probabile che abbiate una dipendenza da quel cibo o solamente da una sostanza contenuta in esso. Questo significa solitamente che questo cibo contiene sia un nutriente di cui siete carenti sia una sostanza a cui siete intolleranti o allergici. E’ quindi importante provare a scoprire di quale nutriente il vostro corpo ha bisogno, ma allo stesso tempo, evitare il cibo che lo contiene, poiché il danno che produce il suo consumo nel vostro corpo è generalmente molto più grande del beneficio che si ottiene. Se c’è un cibo che non potete smettere di mangiare, non iniziate neppure. Non cadete nella trappola del “solo un morso” oppure “un solo morso non mi farà male”. Le dipendenze vincono sempre.
Le dipendenze possono essere dovute anche all’ipoglicemia (bassi livelli di zucchero). In questo tipo di dipendenze, al corpo manca qualcosa (energia) e desidera qualcosa (zucchero) che possa velocemente fornire energia e ripristinare i livelli di zucchero, sebbene questa sia una soluzione temporanea (e non risolutiva).
Ogni volta che consumate un cibo che causa una reazione immune, anche se non notate sintomi evidenti, state stressando le ghiandole surrenali.
Le surrenali sono estremamente importanti in tutte le allergie, comprese intolleranze ed allergie alimentari. Man mano che la funzione surrenale migliora, minore sarà l’impatto delle allergie.
Il Dr. Wilson scrive nel suo libro:
Le allergie e le intolleranze alimentari rappresentano un problema così comune ma troppo spesso non diagnosticato. Ho visto molte persone perdere il lavoro, rovinare le loro relazioni sentimentali o cadere in stati cronici di cattiva salute a causa delle intolleranze alimentari. Solo dopo avermi incontrato e ricevuto la diagnosi con relativa terapia, hanno scoperto le varie ragioni del loro essere così anti-sociali, con un brutto temperamento, intolleranti, con problemi di salute e malessere generale. Tutto questo per colpa delle intolleranze alimentari e della stanchezza surrenale.
Nel prossimo articolo, vedremo l’importanza dei livelli di acidità di stomaco, il ruolo della permeabilità intestinale ed i rischi dall’eccesso di acido arachidonico in soggetti allergici ed intolleranti.
Interessantissimo ed ottimo articolo!
soprattutto perchè citi sempre le fonti e questo è IMPORTANTE (almeno per me!)
Grazie
molto interessante, ma vorrei sapere a chi deve rivolgersi ,una persona che come me all’improvviso appena finisce di mangiare diventa un fuoco , rossa in tutta la faccia e corpo, ma allo stesso tempo una sensazione di fresco di freddo interno. gli occhi me li sento gonfi,e la faccio un fuoco. addirittura sapore dolciastro in bocca e dolore al palato. appena mi gratto in qualunque parte del corpo mi rimangono dei segnali starni potrei fare dei disegni sul mio corpo. PRESUMONO CHE SOFFRA DI IPOGLICEMIA, MA NON SONO TANTA CONVINTA. COSA POSSO FARE PER AVERE DELLE RISPOSTE CONCRETE? A QUALE MEDICO SPECIALISTA POSSO RIVOLGERMI. E’ DA ANNI ED ANNI CHE SOFFRO DI TALI SINTOMI. CHE ALL’IMPROVVISO SPARISCONO. VADO AL PRONTO SOCCORSO E MI FANNO SOLO UNA PUNTURA PER LE ALLERGIE- GRAZIE ASPETTO UNA RISPOSTA.
Ciao Sandra, sono un’estetista, approdata a questo articolo mentre cercavo informazioni sul surrene e sulla celiachia.
I segni che descrivi sulla tua pelle, hanno un nome: dermografismo o orticaria dermografica. Sono dovuti alla liberazione di istamina da parte di alcune cellule dette mastociti, l’istamina provoca vasodilatazione, con conseguente richiamo di molto più sangue del normale. In pratica la pelle si mette in assetto da guerra e si predispone ad affrontare la presunta aggressione. Dico presunta perché quello che scatena il dermografismo nei soggetti predisposti, risulta innocuo ai più. Molto spesso soggetti che hanno dermografismo sviluppano allergie, quindi al tuo posto io sentirei un dermatologo e un allergologo. Spero di esserti stata utile.
Ho avuto in passato lo stesso problema ed ho scoperto di avere l’helicobacter che mi dava allergia, pensa che per un anno ho preso Atarax, l’unico che mi faceva stare meglio ma ero costantemente sotto sedazione, curato poi con una settimana di antibiotici,
Salve, mi chiamo Veronica e le scrivo per un problema non ancora risolto riguardante mio padre. Circa due mesi fa ha avuto febbre molto alta accompagnata da un virus intestinale, infatti aveva sempre lo stimolo ad andare in bagno. Successivamente è guarito ma la febbriciattola non è più andata via. La sua temperatura corporea è di circa 37,2 -37,4 gradi e non capiamo il motivo, è diminuita la fame ed è dimagrito di qualche chilo, ed è sempre stanco. Ha fatto analisi di feci, analisi del sangue con marcatori tumorali , gastroscopia, ecografia, ma è tutto a posto. Adesso siamo in attesa dei risultati della colonscopia. Mi chiedo se anche in quest’ ultima non dovesse risultare nulla se potrebbe trattarsi di un’ intolleranza alimentare che non sa di avere.Spero possa darmi una risposta e dei consigli perchè non sappiamo più cosa fare. Grazie!!!!!
Salve, desidererei sapere quali sono i centri specializzati in Italia, e se ci sono in Sicilia, che curano le intolleranze alimentari più gravi che causano fastidi anche a carico del sistema nervoso. Grazie
grazie dell’articolo ne’ trarro’ beneficio nel gestirmi
Articolo molto interessante,suggerisce approfondimenti!
Sono in cura da dicembre 2017 da un ocustista xgonfiore lacrimazione e secchezza con vari colliri che contengono cortisone o antistaminico con aggiunta antistaminico orale, risulto alllergica a G2 Erba canina! A oggi nn risolto! Dove posso rivolgere grazie!
Articolo molto interessante, non sapevo della stanchezza surreale, allergie e intollerante ai cibi. Sono anni che sono stato operato ai surreni, FEOCROMOCITOMA BILATERALE. Incomincio ad aver svariati problemi ma nessuno è in grado di aiutarmi. Questo articolo mi ha fatto capire molte cose che non sapevo.