Un antico proverbio arabo recita così:
L'uomo si ammala mangiando e guarisce digerendo.Click To TweetLe persone che seguono una dieta “sana”, assumono regolarmente integratori di qualità, hanno una stile di vita corretto e che continuano ad avere problemi digestivi, molto spesso hanno ospiti indesiderati (senza saperlo): i parassiti.
Questo è quello che ho imparato dopo aver letto l’articolo di Jordan Reasoner, in qualità di ex-paziente e fondatore (insieme a Steven Wright) del sito SCDlifestyle.
Solitamente, queste persone (me compreso) che nonostante tutti gli sforzi continuano ad avere problemi, si sono sottoposti più volte ad esami di vario genere e test microbiologici delle feci (coprocoltura) senza mai venire a capo del problema.
Infatti questo esame nel 90% dei casi (e forse più) non è in grado di rilevare assolutamente niente. Ci si ritrova quindi con un test negativo, e la presunta certezza che non ci siano invasori nel nostro intestino.
Ma la storia è un po’ diversa. E per fortuna esiste un’alternativa.
Ovvero esami molto più precisi ed approfonditi in grado di verificare la presenza di batteri patogeni, parassiti, funghi e virus. E indovinate un po’ dove viene effettuati la gran parte questi test?
All’estero. Ma va..
Patogeni: procarioti ed eucarioti
I patogeni sono di vario genere e possiamo distinguerli in batteri, virus, funghi, protozoi, vermi e parassiti.
Batteri e virus sono procarioti, sono molti piccoli e non hanno mitocondri. Si nutrono di glucosio, proteine e qualche amminoacido. Fermentano i carboidrati e sono principalmente confinati nell’intestino.
Mentre tutti gli altri sono eucarioti e per proliferare hanno necessità di ossigeno, per cui possono accedere al sangue. Si nutrono di colesterolo HDL e LDL, per cui in persone con livelli molto bassi di colesterolo, una delle cause potrebbe essere un’infezione parassitica.
Sull’argomento, di seguito riporto la traduzione di alcune parti di un interessantissimo podcast tra Chris Kresser (CK) e Paul Jaminet (PJ):
CK: quali sono i sintomi di un’infezione e com’è possibile distinguere tra i diversi tipi di infezione fungina, batterica e parassitica?
PJ: questo è il caso in cui la dieta può aiutarci nella diagnosi.
La medicina è ancora in uno stato primitivo e non serve a molto nella diagnosi di queste infezioni, tantomeno nella terapia.
Ma molti di questi patogeni rispondono in modo diverso a seconda della dieta.
E ad esempio uno dei fattori chiave è come queste infezioni rispondono alla dieta chetogenica.
I patogeni che hanno i mitocondri come funghi e protozoi possono metabolizzare i chetoni come fonte di energia.
I batteri e i virus non possono, e quindi chi segue una dieta chetogenica affamerà batteri e virus ma nutrirà funghi e protozoi. Per cui seguendo un regime chetogenico per un po’, migliorerà o peggiorerà i sintomi.
E questo può dirci quale tipo di patogeni abbiamo, se con o senza mitocondri.
Inoltre i funghi tendono a fare tutto più lentamente dei batteri, si moltiplicano più lentamente e ciò rende le infezioni fungine relativamente stabili rispetto alle infezioni batteriche che risultano molto più variabili.
CK: Sono molto interessato a quello che dici, in particolare al fatto di come i funghi possano utilizzare i chetoni e progredire con un regime chetogenico.
Una delle caratteristiche della dieta anti-candida è quella di eliminare (temporaneamente) frutta, carboidrati, tuberi, verdure amidacee e cereali.
Quello che succede è che si finisce per consumare una dieta molto low-carb, se non (in certi casi) completamente chetogenica, e io vedo molti pazienti che peggiorano sempre più seguendo queste diete , quindi mi chiedo se questo ha a che fare con il meccanismo di cui stai parlando.
PJ: Sì, è molto probabile. Non è un male seguire un regime low-carb rispetto agli standard delle diete convenzionali (Mediterranea).
Penso che l’ideale per chi ha la candida sia consumare tra 600 e 800 calorie di carboidrati al giorno. Ma ridurre eccessivamente i carboidrati presenta i rischi di un’invasione sistemica. Inoltre, non fa molto per promuovere la flora batterica sana nell’intestino.
Per cui il problema ha a che fare con l’ecologia dell’intestino, la qualità della flora batterica ed il cibo che questi batteri preferiscono digerire.
Solitamente proliferano velocemente in una parte dell’intestino.
Per cui alcuni possono preferire il colon e non trovarsi bene nel piccolo intestino, mentre altri possono trovarsi bene nel piccolo intestino oppure nella bocca.
L’Helicobacter Pylori si trova bene nella bocca, per cui possiamo avere patogeni diversi in zone differenti, ed ogni specie di patogeni in ogni zona dell’intestino produce sintomi diversi.
Perciò quando abbiamo problemi con certi cibi, solitamente è perché c’è qualche infezione o disbiosi.
E quasi sempre le cose che ci creano problemi sono quelle che nutrono i patogeni, che possono approfittarne per moltiplicarsi e rilasciare tossine, e quello che provoca i sintomi è solitamente la risposta immunitaria alle attività dei patogeni.
Per cui l’eliminazione di un cibo che ci dà problemi ci aiuterà perché affamerà in qualche modo i patogeni.
Ma ciò non garantisce che i patogeni verranno eliminati perché questi patogeni sono molto versatili, non metabolizzano una cosa sola, ma molte cose e possono quindi sopravvivere con gli altri cibi.
Se poi esageriamo con l’eliminazione dei cibi o con diete solo a base di carne (per esempio), i patogeni possono ugualmente sopravvivere metabolizzando le proteine, ed è possibile che in questa situazione stiamo affamando più i batteri buoni dell’intestino dei patogeni.
Così, facendo due conti, mi sono insospettito circa la presenza di parassiti dopo aver notato che avevo:
- reflusso e fastidi tra le 2 e le 3 del mattino
- ingiustificati rash cutanei solo di notte con dieta molto low-carb
- assenza di sintomi (insonnia, problemi digestivi) durante i periodi di febbre
- reazione allergica cutanea a aceto, funghi, olive e frutta disidratata
- forte miglioramento dei sintomi durante lo stato di chetosi iniziale, ma non nel lungo periodo
- infiammazione alle stelle mangiando carne rossa (ferro)
- reazione avversa all’olio di cocco
Da premettere che due anni fa, feci lo Stool test di Metametrix, che sì, evidenziò disbiosi (presenza di Clostridium difficie), ma non rilevò nessuna infezione specifica.
Emersero comunque alcuni elementi di ciriticità (alla luce di oggi), ma all’epoca ero ancora nelle mani del gastroenterologo. E quando gli mostrai i risultati del test, iniziò a ridere.
Ricordo che era un sabato mattina. Scorreva i risultati del test al telefono e rideva, rideva (tant’è che anch’io iniziai a ridere) circa l’irrilevanza scientifica di quel test.
Feci lo stesso con il mio medico di base che liquidò il test con le seguenti parole: tutte cazzate!Click To TweetCerto, se non capisci una parola d’inglese, parli poco italiano e comunichi principalmente in dialetto, può essere.
Era il 2012, non il 1912. Eppure..
Così, dopo due anni di tentativi, ho effettuato lo Stool test di Doctor’s Data with parasitology x3. E questi sono i risultati.
La colonna verde mostra la flora batterica buona. Il numero che precede i ceppi varia da 1 a 4 ed indica la quantità rilevata. Nel mio caso va abbastanza bene ad eccezione dei Lactobacilli che sono assenti o comunqe non rilevati.
La colonna gialla presenta batteri innocui, né benefici né patogeni. Questi stessi batteri possono diventare patogeni se la colonna verde presenta eccessive carenze di flora sana o se la flora classificata come “Commensal” è presente in grandi quantità (nel mio caso al minimo: +1).
Non sono (più) un grande sostenitore di diete molto low-carb in caso di disbiosi e (soprattutto) SIBO.
La capacità di produrre adeguate quantità di glucosio dalle proteine in una dieta low-carb richiede un fegato sano, che la gran parte delle persone affette da disbiosi e leaky gut non ha.
Questa è una considerazone importante poiché la mucina che forma parte della barriera mucosale ha bisogno di glucosio per la sua produzione.
I vegetali che mangiamo forniranno pochissimo glucosio.
Molti dei componenti di questi vegetali saranno fermentati e convertiti nel colon in acidi grassi a catena corta, e non utilizzati per fornire glucosio all’organismo.
C’è bisogno quindi di una fonte sicura di amidi ricchi di glucosio (batate, taro, riso, etc) nella dieta.
Esiste anche il rischio di una carenza di glucosio che può interessare la capacità del fegato di convertire l’ormone tiroideo T4 nella sua forma attiva T3.
E questo nel tempo può portare ad ipotirodismo con sintomi come: mani e piedi freddi, costipazione, pelle secca, disturbi del sonno e mente annebbiata.
Infine, e questi sono i casi più difficili, qualcuno può non mostrare sintomi evidenti, o almeno non nell’intestino.
Un esempio classico è quello delle persone che visitano il dermatologo per problemi alla pelle (dermatite, psoriasi, eczema).
La digestione corretta di grassi, vitamine liposolubili e altri nutrieni è essenziale per una pelle sana. In caso di SIBO però, questo non succede, con il risultato che alla fine della visita vi verrà prescritta una crema per la pelle anziché suggerirvi di andare dal gastroeneterologo.
Nella coltura dei miceti, è presente il Geotrichum, considerato normale vista la quantità. Questa specie è comunemente coinvolta nella creazione e perpetuazione della leaky gut.
Digestione e assorbimento. Qui, tutto bene. Oh yeah! Fibre indigerite poche. Ma in caso di problemi digestivi ed infiammazione, ricordate che:
Molte persone pensano che la fibra sia indigeribile, ma questo non è vero. La fibra è indigeribile per l’uomo, ma non per i batteri. La fibra è cibo per batteri che permette alla flora batterica di moltiplicarsi. I medici spesso raccomandano di consumare fibra ai pazienti con problemi intestinali. Ma purtroppo questo consiglio, si ritorce contro (l’intestino del paziente!).
Infatti c’è un problema, che il Dr. Paul L. McNeil spiega così:
Quando consumiamo cibo ricco di fibra, questo sbatte contro la parete cellulare del tratto gastrointestinale, rompendo il rivestimento esterno.
E ciò non può essere una cosa positiva. Infatti non lo è.
Una fibra solubile (e non insolubile) più delicata derivante da frutta e verdura può essere di maggior aiuto rispetto alla crusca del frumento, ma anch’essa può risultare utile solo in dosi moderate, e in un intestino sano.
La fibra nutre sia i batteri patogeni che i batteri probiotici, ed aumenta la popolazione di entrambi.
Quando l’intestino è danneggiato e permeabile (leaky), un maggiore numero di batteri equivale a più tossine batteriche infiltrate nell’organismo.
Una dieta povera di fibre, con l’obiettivo di ridurre la popolazione batterica nell’intestino, può essere desiderabile per i pazienti con problemi intestinali.
Giardia e Cryptosporidium? Go home!!
Anche qui, tutto bene!
Acidi grassi a catena corta (SCFA) molto bene. Sarà merito dell’amido resistente? Butirrato? Si può fare meglio. Troppo poco amido resistente? 😉
Anche l’infiammazione è al minimo. WoW.
Niente Candida overgrowth né altro. Ma in caso di sovrascrescita di Candida Albicans, tenete conto del fatto che:
Diete molte low-carb scateneranno le infezioni fungine (candida) attraverso la soppressione dell’immunità antifungina e riducendo la popolazione dei batteri probiotici nell’intestino, i quali competono con i funghi.
Una dieta bilanciata composta per il 30% da carboidrati (verdura, amidi come patate e riso e poca frutta, sempre a basso indice glicemico) è la scelta migliore in caso di infezioni fungine.
Carboidrati inferiori al 30% affamano la funzione immunitaria, il mantenimento della matrice extracellulare e la produzione di muco, tutte funzioni che ci aiutano a difenderci contro le infezioni fungine.
In questi casi, un eccesso di carboidrati oltre il 30% presenta altrettante problematiche.
Lieviti e cibi fermentati
La maggior parte delle persone (ma non tutte) con sovracrescita di funghi (tipo candida albicans) ha problemi di intolleranza o allergie ai lieviti.
I sintomi sono vari e includono:
- naso che cola
- prurito anale
- sinusite cronica
- mal di testa
- mente annebbiata
- lingua con patina biancastra
- necessità di urinare frequentemente
- costipazione o diarrea
- eruzioni cutanee
- ritenzione idrica
- voglia di dolce.
E se questo è il vostro caso, la gran parte dei cibi fermentati potrebbe creare dei problemi.
La lista dei cibi potenzialmente problematici include:
- yogurt, kefir, kimchi, crauti, kombucha, funghi, aceto, vino, olive, tè, caffè, frutta disidratata.
Per chi vuole comunque integrare con probiotici ed ha problemi di intolleranza coi lieviti, i ceppi probiotici che non ne contengono sono: bacillus coagulans, bacillus subtilis e enterococcus faecalis.
I miei livelli di immunoglobuline A secretorie (SIgA) sono troppo bassi.
Quando una persona non riesce a debellare infezioni, funghi o allergie, le sIgA sono generalmente uno di quei fattori che meritano un approfondimento. In quanto danno un quadro chiaro di quanto forte sia l’immunità della mucosa.
Cosa sono le SIgA?
Le sIgA rappresentano tra il 75% e il 90% degli anticorpi prodotti nelle membrane della mucosa dalle cellelue, dette immunociti.
Le sIgA sono le immunoglobuline nella secrezione della mucosa.
Le cellule intestinali producono 2-3 grammi di sIgA ogni giorno e questa produzione tende a raggiungere l’apice durante l’infanzia per poi diminuire dopo i 60 anni.
Molte persone pensano che il muco si trovi solo nel naso e nelle cavità sinusali, ma in realtà ce n’è molto di più nell’intestino.
Una parete collosa di muco rappresenta la nostra prima linea difensiva contro patogeni nel tratto gastrointestinale come batteri, proteine del cibo, parassiti, funghi, tossine e virus.
La permeabilità intestinale è un altro fattore importante, in quanto se siamo in presenza di bassi livelli di sIgA, la riparazione dei tessuti della mucosa può essere compromessa.
Bassi livelli di SIgA
Il livello totale di sIgA indica l’impatto dello stress sul sistema immunitario, visto che questi anticorpi secretori compongono la parete della barriera immunitaria nel tratto digestivo.
Le persone con bassi livelli di sIgA hanno grandi difficoltà con allergie, problemi cronici della pelle ed infezioni.
E spesso, queste persone non riescono a liberarsi della Candida, almeno fino a quando non vengono ripristinati livelli adeguati di sIgA.
Celiaci e persone con disturbi autistici sono noti per avere bassi livelli di sIgA, così come la gran parte dei pazienti con morbo di Crohn e colite ulcerosa.
Se i livelli bassi di sIgA persistono, la funzione surrenale inizia a risentirne fino a sfociare in stanchezza surrenale.
Aumentare i livelli di SIgA
Dal punto di vista nutrizionale, ci sono alcuni modi per aumentare i livelli di sIgA, e questi includono l’assunzione di probiotici (Saccharomyces Boulardii), betaglucani, enzimi digestivi, colina, acidi grassi essenziali, glutatione, glicina, glutammina, fosfatidilcolina, vitamina C e zinco. E ovviamente la vitamina delle vitamine: vitamina D.
Solitamente possono volerci 4-6 mesi per ripristinare i livelli, ad eccezione di alcuni casi molto ostinati, in cui può servire molto più tempo (fino a 2 anni).
E questi casi difficili richiedono interventi mulipli per i sabotaggi in corso che indeboliscono il sistema immunitario.
Per esempio, prendersi cura di funghi, parassiti ed infezioni batteriche, supportare le ghiandole surrenali, correggere l’ipotiroidismo, migliorare la detossificazione del fegato (metalli pesanti), debellare virus latenti, eliminare gli allergeni, guarire la permeabilità intestinale (leaky gut), migliorare l’assorbimento di vitamine, minerali e amminoacidi.
E’ inoltre importante ricordare che gli ormoni giocano un ruolo importante nella produzione di sIgA.
Livelli alti di cortisolo e bassi di DHEA creano una carenza di sIgA.
Ed oltre a sopprimere gli immunociti che producono sIgA, cortisolo alto e DHEA basso causano uno stato di stress costante.
In questa condizione, l’organismo si comporta come se fosse continuamente minacciato, aumentando la richiesta di produzione di cortisolo (effetto catabolico).
Maggiore è il tempo in cui il corpo è in preda ad uno stress cronico, maggiore sarà il tempo che servirà agli immunociti per guarire e stabilizzare la produzione di sIgA, rallentando o addirittura impedendo la riparazione della mucosa intestinale.
Mentre qui sopra potete vedere i risultati delle SIgA effettuate con il test Metametrix nel 2012.
Al contrario di adesso, i livelli erano alti, segno di un’attività notevole del sistema immunitario, forse nel tentativo di debellare qualche infezione o sopperire a qualche intolleranza.
Infatti anche le anti-gliadin SIgA sono molte alte e indicano una sensibilità al glutine. All’epoca del test, non avevo ancora iniziato la paleodieta e consumavo cereali.
Qui, c’è evidentemente un problema. Ovvero la presenza in quantità eccessive (Mod) del Blastocystis hominis, tra l’altro ritrovato in tutti e 3 i campioni.
Il Blastocystis è un parassita enterico protozoo inconsueto presente sia negli uomini che negli animali.
I sintomi attribuiti alla presenza di Balstocystis sono aspecifici, non presenti in tutti i portatori ed includono: nausea, costipazione, dolore addominale, gonfiore, flatulenza, diarrea acuta o cronica, stanchezza e anoressia.
Ma tutti coloro i quali hanno problemi di allergie, difficoltà al sistema immunitario, problemi cutanei e disturbi intestinali dovrebbero prendere in considerazione, in assenza di altre condizioni, la possibilità che il Blastocystis hominis sia la causa di tutto questo.
E’ stata inoltre rilevata un’associazione, (a seconda dell’intensità dell’infezione parassitica), tra la presenza di blastocystis e sintomi della pelle come orticaria ed eruzioni cutanee.
Infine, parassiti come Blastocystis hominis ma anche Dientamoeba fragilis, Shigella e Histolytica sono comunemente identificati in persone con leaky gut syndrome (permeabilità intestinale aumentata).
Ma il Blastocystis hominis è patogeno o no?
Cerchiamo sempre di trovare una risposta per tutti, ma la verità è che non esiste una risposta per tutti, perché ognuno ha un ambiente interno diverso.
Quindi per esempio, prendiamo una persona con Blastocystis hominis, che è il parassita più comune negli umani, non ha sintomi ed è completamente sana.
Poi prendiamo un’altra persona con Blastocystis homins, ed è completamente malata.
Quindi, il Blastocystys è patogeno o no? La risposta è sì e no.
Dipende dal portatore. Dipende dall’ambiente interno all’intestino, e dall’immunità innata della persona.
Nello studio “Clinical Microbiology Reviews” il Dr. Kevin Tan mostra come un’infezione di Blastocystis possa risultare in una varietà di risvolti patologici come la degradazione delle IgA secretorie (SIgA), funzione della barriera compromessa, ed induzione delle citochine pro-infiammatorie.
La degradazione della SIgA e la scomposizione della parete intestinale possono promuovere la crescita e l’invasione di patogeni gastrointestinali.
Questo potrebbe spiegare l’apparente disbiosi in pazienti con B. Hominis.
La degradazione di SIgA contribuisce alla perdita di equilibrio batterico e riduce la competenza di produzione delle cellule T-regolatorie che in cambio possono aumentare il rischio di infiammazione intestinale e sistemica.
Quando la parete intestinale è infiammata, batteri e lieviti possono traslocare.
In altre parole, possono passare dalla cavità intestinale al circolo sanguigno e provocare infezioni in qualsiasi parte del corpo, compreso il cervello.
Questa è spesso la causa misteriosa e non diagnosticata di infezioni in denti, gengive, ossa, prostata, vescica e cavità nasale.
Asse HPA e Patogeni
Come illustrato nell’immagine seguente, i batteri patogeni interessano la salute dell’asse HPA:
Oltre ai patogeni, dobbiamo ricordare che lo stress (in tutte le sue forme) provoca leaky gut.
L’aumento di cortisolo porta al distaccamento delle giunzioni strette dell’intestino.
Così come il glutine e i patogeni aprono queste porte, così fa il cortisolo.
Il cortisolo causa permeabilità intestinale che impatta direttamente sull’asse HPA attraverso la produzione di citochine.
Ma non solo.
L’infiammazione agisce anche sul fegato e riduce i livelli di triptofano nel cervello.
Aumenti di cortisolo, che siano causati da endotossiemia o stress psicologico, compromettono sempre la funzione della barriera intestinale, sia nel piccolo intestino che nel colon.
Ed una volta che si è in presenza di disbiosi, la risposta allo stress cronico che questa produce, stimolerà continuamente un’aumentata permeabilità intestinale ed un rilascio di cortisolo, in un circolo vizioso difficile da interrompere.
La disbiosi infine, associata ad una cattiva digestione produce scarti tossici come alcool, D-lattato e solfuro di idrogeno, che inibiscono la funzione mitocondriale.
La tripla terapia
In presenza di blastocystis hominis, l’utilizzo di Metronizadole (Flagyl) è spesso impiegato, con però scarsi risultati.
Altre terapie includono la somministrazione di Cotrimoxazole, Nitazoxanide.
Ad oggi, quella che pare essere la terapia più efficace è stata messa a punto dai medici del Center for Digestive diseases di Five Dock in Australia.
La tripla terapia prevede la somministrazione orale combinata per 10 giorni dei seguenti antibiotici:
- Secnidazole
- Diloxanide Furoate
- Septrin Forte o Bactrim DS
Se il trattamento non risulta efficace, esiste un secondo cocktail di antibiotici sempre per via orale. Ed in ultima istanza, può essere ripetuto tramite infusione colonica (via colonscopia) direttamente nel piccolo intestino.
Parassiti ed intolleranze alimentari
Quando l’organismo è inibito o colonizzato da batteri indesiderati, eccesso di funghi o parassiti in modo ripetuto, questo riflette uno squilibrio non solo nel tratto digestivo ma anche nel sistema immunitario.
Un’immunità indebolita aumenta significativamente il rischio di infezioni da parte di questi organismi patogeni. Ed in questa situazione, ciò che favorisce le intolleranze alimentari, favorisce anche i parassiti.
Infatti, le intolleranze alimentari sono un possibile indicatore della presenza di un’infezione parassitica.
Si pensa che i parassiti alterino l’attività immunitaria nell’intestino e provochino infiammazione, condizioni che aumentano il rischio di reattività delle IgG agli antigeni del cibo.
L’associazione tra parassiti ed intolleranze è qualcosa di ancora poco chiaro in termini di diagnosi, anche se sempre più evidenti sono i collegamenti tra le due cose.
L’infiammazione causata dai parassiti e le tossine che producono possono anche aumentare il rischio di permeabilità intestinale (leaky gut), ed è questo che più direttamente porta allo sviluppo di intolleranze alimentari.
Paul Jaminet su “Lipopolisaccaridi (LPS), pelle ed intestino”
Quando c’è un problema con un’intera classe di cibi, come i grassi, è molto probabile che siamo in presenza di disbiosi o di qualcosa che non funziona, che dev’essere sistemata.
L’acne ad esempio, penso sia comunemente causata dalle tossine in circolazione, chiamatele tossine da die-off di patogeni, queste possono essere componenti della parete cellulare da funghi, o lipopolisaccaridi da batteri.
Avete quindi queste tossine in circolazione e in termini di sistema immunitario, circa l’80% si trova nell’intestino, mentre il 20% nella pelle.
Per cui in presenza di segnali infiammatori e tossine in circolo, le tossine si incontreranno con le cellule che produrranno una risposta immunitaria principalmente nell’intestino e nella pelle, e quindi molto spesso quando abbiamo queste tossine in circolo e abbiamo qualche tipo di disbiosi, avremo anche della manifestazioni cutanee.
Possibili terapie alternative ai parassiti intestinali
Si tratta di rimedi naturali alternativi agli antibiotici.
Funghi e batteri
- Acido undecilenico
- Acido caprilico
- Uva ursina
- Uncaria Tomentosa (Unghia di gatto, cat’s claw)
- Pau d’arco
Parassiti
- Artemisia Asinthum (wormwood extract)
- Estratto di foglia d’ulivo
- Estratto d’aglio
- Estratto di mallo di noce nera (black walnut extract)
H. Pylori e overgrowth batterico
- Berberina
- Radice di Yerba Mansa
- Estratto di Origano
Visto che le piante hanno spesso a che fare con funghi patogeni, molte spezie ed erbe hanno sviluppato capacità antifungine.
Per cui se adottate una terapia con integratori botanici, fatelo con cautela, poiché essendo questi prodotti molto concentrati possono essere più potenti di quanto il vostro corpo sia in grado di sopportare e quindi subire gli effetti negativi del die-off, formalmente noti come reazione di Herxeimer.
Vitamina C, ipoglicemia ed intestino
Dove ci sono stati fermentativi intestinali, quasi inevitabilmente c’è ipoglicemia e viceversa.
Le due cose sono in stretto collegamento.
La ragione di questo sta nel fatto che la fermentazione produce alcool, e l’alcool ha un effetto molto destabilizzante sulla glicemia.
In parole semplici, i lieviti fermentano monosaccaridi e disaccaridi (fruttosio, glucosio, saccarosio), mentre i batteri fermentano disaccaridi, polisaccaridi ed amidi.
Per cui, se avete problemi di fermentazione intestinale, la D.ssa Myhill suggerisce la somministrazione di almeno 4 e fino a 10 grammi di vitamina C (acido ascorbico) in un’unica dose, prima di andare a letto.
Gran parte della vitamina C assunta non viene digerita ma rimane nell’intestino durante la notte ed aiuta a ridurre il carico microbico, quando l’intestino è svuotato.
Troppa vitamina C, può irritare e causare diarrea, quindi aggiustate la dose. Anche se secondo il Dr. Thomas Levy bisogna ricordare, in ogni caso, che:
la diarrea provocata dalla vitamina C è una buona cosa da subire periodicamente poiché ripulisce gli intestini e disintossica sacche di tossicità che si annidano nell’intestino.
Perciò, se i sintomi della tolleranza intestinale non provocano disagio, è probabilmente perfino meglio, per mantenere a lungo una buona salute, mantenere le dosi di C ai livelli che inducono questi sintomi.
Se assumete vitamina C, assicuratevi di integrare con altri cofattori (bioflavonoidi).
Infatti assumere solamente acido ascorbico può portare all’esaurimento di altri cofattori che alla fine impediscono un uso appropriato dell’acido ascorbico e che possono addirittura causare una carenza di vitamina C.
La mia attuale terapia contro il Blastocystis hominis prevede:
- Burbur Tincture – Nutramedix
- Takuna – Nutramedix
- Intenzyme forte – Biotics Research
- Saccharomyces Boulardii (promuove l’azione antimicrobica e supporta la produzione di SIgA. Inibisce inoltre l’interleuchina-8, riducendo l’infiammazione)
- A.D.P. with emulsified oreagno oil – Biotics Research
- Lactobacillus GG Culturelle – Allergy Research Group
- X-Factor Gold High Vitamin Butter Oil (in particolare vitamina A per la modulazione dell’attività delle cellule T-regolatorie).
Questa terapia avrà durata di 6-8 settimane. Se non ci saranno miglioramenti, prenderò in considerazione la tripla terapia a base di antibiotici del CDD in Australia.
Gab, sono curioso di vedere coem va la terpaia, tienici aggironati.
“Se assumete vitamina C, assicuratevi di integrare con altri cofattori (bioflavonoidi). Infatti assumere solamente acido ascorbico può portare all’esaurimento di altri cofattori che alla fine impediscono un uso appropriato dell’acido ascorbico e che possono addirittura causare una carenza di vitamina C.”
Al momento assumo 1 gr di vitamica C la sera, provo ad aumentare a 4 gr (l’acido ascorbico non costa nulla, 1 kg l’ho pagato 10 €, preso in un’enoteca e puro al 100%), tuttavia nell’articolo dici di assumere altro, mi puoi elencare la lista di integratori da assumere assieme alla vitamina C per renderla effettiva al 100%?
Al momento ti faccio una lista di tutto quello che assumo:
– NAC (n-acetyl l-cysteine), 1 gr al giorno
– amaro digestivo non alcolico e senza zucchero, un cucchiaio orima dei pasti principali
– vitamina D, 5000 UI al giorno
– magnesio citrato, 1 gr la sera
– vitamina C, 1 gr la sera
– varie tisane detox 3 volte al dì e lontano dai pasti (tarassaco e cardo mariano coem componenti principali, finocchio,menta, liquirizia, camomilla come secondari)
Come amido resistente assumo patate e riso, ma non tutti i giorni, assumo anche zucchine e carote ogni tanto ma semrpe cotte a vapore (sfortunatamente la verdura non cotta ha effetti nefasti il che fa supporre che ho una disbiosi probabilmente parassitaria in corso).
ho risolto parte dei problemi che avevo eliminando le uova crude (specialmente il rosso), se le cucino intere e mi faccio una frittata con il burro o l’olio di oliva ho molto meno problemi.
Se puoi darmi qualche dritta e variazione alla mia dieta, anche per email, per migliorare la mia situazione in base agli ultimi tuoi aggiornamenti, btw quanto costa quell’esame che hai fatto sopra (il doctor’s data)?
ps: perbacco, se la carne bianca che prendo al supermercato è così dannosa, che carne mi consigli? purtroppo qui in italia non si trova molto, quello che passa il convento è la carne da allevamento intensivo.
Dimenticavo:
-enzimi digestivi (porcini), 1 ai poasti principali
– 1 limone al giorno (questo se non erro dovrebbe essere un bioflavonoide)
Bellissimo.
Ma per candida e batteri patogeni,
l’argento colloidale 20 ppm come lo vedi?
Ciao,
e dell’acido buttirrico cosa ne pensi per l’intestino?
Grazie
Secondo te, una persona con eczema alla mano e, ahimé, da poco fungo alle dita del piede ( tigna) e foruncoli sulle spalle soffre di batteri patogeni?
Assumo da 10 giorni 20 gr di amido resistente, a breve parto con il prescript assist e l’ inulina. Sto assumendo kefir e krauti, seguo una dieta non very low carb, leggo parecchio il blog freetheanimal e lui é da parecchio che le sconsiglia. Devo dire peró che paradossalmente, da quando ho eliminato i cereali(glutine e zucchero bianco), l’ eczema non é migliorato minimamente…sto sperando nel’ amido resistente ma credo che ci sia qualche infezione o una disbiosi. Ah dimenticavo, ultimamente anche qualche petecchia di troppo…bel quadretto eh….
Supponiamo che da un test stool della nutrimedigen nella voce “Funghi” sia scritta in rosso col risultato positivo (+3), parassiti negativo e predominant bacteria i lattobacilli e bifidobacter sono bassi in relazione agli altri batteri,
vedendo una situazione ipotetica così si può dire che c’è disbiosi sicuramente e overgrowt di candida, alla luce delle tue ultime letture e di questo articolo che prodotto consiglieresti:
acido caprilico?
estratto di origano?
una combinazione?
qualcos’altro?
e come si assumono (stomaco vuoto 15-20 min. prima dei pasti?)
sempre per ipotesi eh 🙂
Chris Kresser consiglia un probiotico in caso di disbiosi e SIBO il prescript-assist condividi?
Parla anche di un test sulle urine di acidi organici per la diagnosi di SIBO è superrfluo come test se si hanno già fatto i test stool?
http://chriskresser.com/rhr-testing-for-sibo-graves-disease-and-all-about-anemia
Grazie
ciao Gabriele, quindi il Stool test di Doctor’s Data individua parassiti, funghi, batteri e i livelli di SIgA, nello stesso test che tu hai indicato, o bisogna effettuate vari test?
Ciao Gabriele, come hai notato ti scrivo spesso e seguo tantissimo il tuo blog. Volevo chiederti cosa mi consigli su questa cosa. Vorrei agire in modo EFFICACE, smettere di perdere tempo, buttare soldi e finalmente arrivare alla soluzione e stare bene, altrimenti impazzisco, e non sarebbe “strana” come cosa visto che tu hai sperimentato il leaky gut e sai che è un killer silenzioso del benessere e della qualità di vita.
Ho i seguenti sintomi: fegato grasso che sto curando con MIC (metionina, inositolo, colina) della Solgar, con buoni risultati, il volume si sta riducendo e anche le transaminasi da valori alle stelle son tornati normali in 1-2 settimane di utilizzo. Reflusso acido ogni tanto, soprattutto quando dormo in orari sballati (meno produzione di melatonina, assolutamente correlata al reflusso acido, se vuoi ti posto le evidenze) che a volte allevio con l-glutammina o nulla. Mi sento sempre infiammato sulla pancia in generale e sugli organi. Sul fegato ora di meno ma comunque nei momenti stressanti ho delle fitte nella parte destra dell’addome. E poi, la cosa più importante, ho SEMPRE e dico SEMPRE brain fog (appannaggio e pesantezza mentale), e conseguente deficit di attenzione. Mi sento proprio dei pesi sopra la testa e il cervello, una cosa micidiale, e ho trovato tantissimi report che collegano la pancia e i conseguenti organi a questo sintomo. Cioè infiammazione intestinale/stomaco/fegato = brain fog.
Siccome tutti gli articoli di medici che leggo sono in lingua inglese (tipo Mercola) cosa devo fare per risolvere la cosa? Nel senso che l’inglese lo capisco, ma tu consigli di seguire qualche professionista (con tutti i pro e contro del caso, come il rischio di beccare ignoranti e buttare altri soldi, cosa che mi succede con 9 medici su 10) o di provare a cambiare dieta ed aggiungere delle molecole/supplementi? A me TUTTI gli alimenti danno brain fog praticamente, e se dovessi ragionare, dovrei eliminare tutto:
carne non grass-fed mi intossica l’organismo e ha omega6, frutta ha il fruttosio che mi accumula i trigliceridi e mi aumenta l’insulinoresistenza, cereali mi danno brain-fog, latticini lo stesso, verdura ok ma alcune verdure contengono anti-nutrienti tipo i goitrogeni nelle crucifere, e cmq le verdure non hanno macro, ma solo micronutrienti, quindi non ci campo. Altri amidi non li preferisco. Il pesce non mi piace molto.
Ma comunque anche stando 2 giorni digiuno continuavo ad avere brain fog. Quindi non è il cibo nel breve termine. L’infiammazione c’è sempre.
Come supplementi ho veramente provato molta roba e nessuno ha avuto effetti notabili. Ho provato vitamine varie, minerali, probiotici (yovis), vitamina D, zinco, magnesio, colina, l-glutammina, ecc… alcuni devo ammettere che erano di qualità non ottimale, e forse questo influisce. Ma in realtà non so quali sono nemmeno i supplementi per il leaky gut e l’infiammazione di intestino/stomaco/fegato. Forse l’aloe vera, vitamina C ed E, ma non so, cosa mi suggerisci che abbia un impatto veramente MASSIVO, che io avverta e che mi faccia respirare un po’?
E in generale, come mi consigli di affrontare questa situazione? Qual è la MIGLIOR cosa che posso fare, come efficacia, e che mi faccia smettere di perdere del prezioso tempo?
Grazie 1000 e scusa per la pergamena, ma veramente non ce la faccio più, tu mi puoi capire.
Ti auguro una buona giornata e ti ringrazio anticipatamente
Quando hai pagato per lo stool test? Arriva a casa?
Ps: per l’ amido resistente ho cambiato orario, lo sto assumendo al mattino a stomaco vuoto assieme alla vitamina c in liposomi.
Se mangio mezz’ora dopo la sua assunzione va bene o devo aspettare di piú? Grazie
Quindi ad esempio io che ne assumo 40 dovrei consumarne 10 gr a pasto(fino ad arrivare a 30 gr) piú 1o gr in un frullato con banana verde e cetriolo? La fibra prebiotica la trovo in qualsiasi tipo di verdura? L’ inulina non va bene(3 gr)?
Ciao Gabriele
io ho fatto dei test sui parassiti tempo fa e mi trovarono ameba e blastocystis. Però non mi sono fatta arrivare il kit di cui parli sopra che è anche molto costoso. L’ho fatto al centro di malattie tropicali dell’ospedale di Negrar, Verona. E pagato tutto 25 euro. Ti danno un kit da utilizzare a casa e poi spedire. Che ne pensi? Se vuoi ti do ulteriori info a riguardo che possono esserti utili. No perché se tu dici x esperienza che lo stool test with parasitolgy x3 è più efficace lo ripeto e ordino quello…(pls mi metti link?) a presto, continuo a seguirti 🙂
Ciao Gabriele, dove consigli di acquistare vitamina C, magnesio, zinco, vitamina D ed integratori di questo genere per una migliore qualità? Ho l’impressione che molti integratori in commercio non abbiano una buona biodisponibilità ed assorbimento e stiano lì solo a vendere l’etichetta.
Silvia posso avere il nome del test fatto da te? individua anche la presenza di candida?
gabriele il tuo test viene dagli usa…ma la dogana? sto provando ad assumere il potato starches prima di andare a dormire(qualche ora prima)… consumare un pasto caldo prima o assieme può impedire che il resistant starches venga assorbito?grazie
Gabriele ho incominciato con il probiotico. Secondo te va bene prenderlo appena svegli con la vitamina c,a stomaco vuoto, e prima di andare a dormire, sempre a stomaco vuoto, con la melatonina? Voglio dire vitamina c e melatonina possono influire sul assorbimento e il funzionamento del prescript assist? Faccio una settimana cosí poi aggiungo il bio kult per variare i ceppi.Grazie
Ciao Gabriele, ti consiglio vivamente di informarti sull’alfa-lattoalbumina, scoperta proprio da uno scienziato nostrano. Visita il sito http://www.gutbrainaxis.org … è una sieroproteina presente anche nel latte materno e forse potresti essere carente proprio di questa perché hai avuto problemi col latte materno. Inoltre aumenta la sintesi naturale di serotonina – e potrebbe ridurre quella di cortisolo – quindi magari potresti prenderla nelle ore serali, visto i problemi di insonnia. Fammi sapere cosa ne pensi, è importante!
Ciao
Ciao, Gabriele è da un pò che spulcio il tuo sito mi sono accorto che ho molti dei sintomi che avevi tu. Soffro di una digestione pesantissima,stanchezza cronica, non dormo di notte, difficoltà a dimagrire, tendenza acneica, occhiaie perenni, mani e piedi freddi, tendenza a ginecomastia ecc. Da quando ho fatto i test per le intolleranze e ho eliminato cibi incriminati tipo latte, uova, latticini ecc. la digestione è migliorata. Ma ho sempre tutte quella carrellata di sintomi che i medici bollano con la parola STRESS. Figurati che per tutte le sensazioni di malessere dovute alla digestioni sono giunto a fare una warrior involontaria almeno non devo stare male tutta la giornata! Vorrei capire che esami posso fare ho letto del SIBO, ARRAY 5, ecc? Per vedere in che condizioni è il mio intestino. E vorrei capire anche come posso farli, a chi posso rivolgermi per vedere se li fanno da me(sicilia). Scusa se ho scritto molto ma leggendo il blog in tanti passi mi sono ritrovato.
Ciao Otto anche io sono della sicilia(catania) e ho i tuoi stessi problemi che nn riesco a risolvere,se vuoi ci sentiamo e ci aiutiamo a vicenda,hai trovato una soluzione?ps mi trovi su fb su Antonio Mangano o su [email protected]
Ciao Gabriele,
mi sto letteralmente nutrendo dei tuoi splendidi articoli degni di un VERO medico,
anche se so che non lo sei! Certo che per molte cose si va per esperimenti personali……
Ho aperto un topics nello splendido sito di medicina ortomolecolare Alleanza della Salute e ti invito a leggere la mia proposta e cioè cosa mi piacerebbe fare affinchè in Italia ci possa essere un medico un nutrizionista (naturopata?) ecc. capace di fare ciò che fa la tua nutrizionista inglese. E poi mi piacerebbe avere un tuo feedback a proposito.
Sì perché avendo problemi con l’inglese trovo che sia impossibile per me approcciarmi
ad un medico straniero.
E’ solo una ventina di giorni che ti leggo con “avidità” e per ora ho molta “pappa nel cervello” viste le tante nozioni nuove da me acquisite leggendoti, anche se non sono affatto nuovo a studi alternativi.
Qualche anno fa hanno diagnosticato anche a me B. Hominis addirittura incistati!
Cura della Clark, miglioramenti immediati, ma ora parassiti ancora presenti e problemi
di svariata natura: infezione urinaria, funghi alla pelle, problemi intestinali, emorroidi
e mi fermo qua…….
Continuo a studiarti e poi più avanti, mi piacerebbe farti alcune domande specifiche.
Per il momento mi interesserebbe il contatto con la tua nutrizionista, perché avendo
un amico a Londra, chissà…..
Grazie di cuore e continuo a seguirti.
Ciao
Ciao, quando parli di SigA bassi nel tuo articolo intendi anche i globuli bianchi? Cioè nelle analisi classiche quando sono bassi si vedono nelle voci di lecociti eritrociti linfociti e neutrofili?
Ciao Gabriele,
ti avevo già scritto e ho già ricevuto i contatti della tua nutrizionista ma ti vorrei chiedere un consiglio perchè per davvero non so da che parte cominciare.
Le mie problematiche sono, quelle più forti, emicrania e insonnia ma soprattutto stanchezza perenne e sistema immunitario debole che fa sì che mi prenda spesso infezioni anche serie…
Pensavo di fare il test stessprofil plus di Medivere ed avevo anche intenzione di parlarne con l’endocrinologa.
Dalla nostra ultima conversazione però mi era parso di capire che la leaky gut avesse un ruolo fondamentale nella determinazione della stanchezza surrenale.
Perciò vorrei affrontare il problema su due fronti.
Riguardo all’intestino però non saprei proprio nè da chi farmi seguire nè tanto meno che test fare a parte il gi metametrix che consigli tu.
Ti chiedo:
Che test mi consigli di fare in proposito?
E’ possibile farli da solo o è meglio farsi seguire da uno specialista?
La nutrizionista che mi consigli può essere di supporto nella cura o è meglio chiedere direttamente a lei delucidazioni sui vari test da effettuare?
Scusa il fiume di domande ma non riesco proprio a barcamenarmi in questo mare di possibilità!
Grazie,
Carolina
c’è qualche esame da fare x valutare la funzionalità della tiroide? i sintomi della mancata conversione del t3 in t4 ce li ho tutti.. ma l’unico esame che feci x la tiroide 2 anni fa erano perfetti
Ciao Gabriele mi chiamo Federica.
Sono una persona con problemi di intolleranza alimentare a moltissimi alimenti e dopo aver effettuato molteplici test in Italia (tutti negativi) ho pensato che si possa trattare di parassiti intestinali; vorrei sapere come hai fatto a fare lo stool test di Doctor’s Data with parassitology X3 perchè sarei interessata anche io a farlo dall’Italia e non so se è possibile oppure bisogna avvalersi di un medico professionista. Eventualmente potresti inviarmi per email all’indirizzo [email protected] i recapiti della tua nutrizionista in Inghilterra? Vorrei anche sapere se qualcuno del blog effettuando questi test ha risolto il problema di intolleranze alimentari e se si con quali terapie?? Resto in attesa di una tua gradita risposta, grazie mille Federica
vorrei capire una cosa.. ma chi soffre di candida può o non può fare la paleodieta? perché se non ho capito male si consiglia a chi soffre di candida di mangiare 600-800 cal di carboidrati al giorno.. ovviamente risulta impossibile raggiunger tale quota con la verdura.. quindi ci vogliono gli amidi.. sono un po’ confuso a sto giro..
Buongiorno,
ho letto del blastocystis e della tua esperienza “Gabriele”…
Ti prego ho bisogno di informazioni ma vorrei scriverti in privato se mi è possibile.
Spero mi risponda il piu presto possibile.
Grazie mille
Buongiorno Gabriele,
vorrei sapere se conosci il laboratorio Valsambro di Bologna che effettuata il GUT screening per la ricerca di patogeni o parassiti tramite esame delle feci e il campo oscuro con prelievo di sangue che fornisce oltre alle caratteristiche microcitemiche,
determinare la presenza di microrganismi simbionti o parassiti secondo gli insegnamenti del dott. G.Enderlein. Questo esame mi è stato suggerito dalla gastroenterologa.
Grazie
Ciao Gabriele, ti faccio anzitutto i miei complimenti per tutto il materiale accuratamente trattato che condividi con gli altri. Restituisce speranza a tante persone che purtroppo, visita dopo visita, non trovano né un nome ai propri problemi, né cure adeguate. Anch’io ho trovato scarsissima preparazione, risate in faccia su molti dei temi che presenti (all’estero invece consideratissimi), facili liquidazioni in stile “sei stressata, è psicosomatico” ecc. Ed è così che ci si ritrova soli e disorientati coi propri malesseri, sperperando salute e soldi per visite del tutto inutili. Ti scrivo per chiederti gentilmente se potremmo metterci in contatto, per parlarti della mia situazione e chiederti dritte su come procedere, eventualmente anche tramite la nutrizionista inglese che ti segue.
Ti ringrazio in ogni caso, con tanta stima.
Ciao Gabriele, grazie per aver dato voce a questa “silente ed opprimente problematica”.
Anche io vivo la tua stessa esperienza dal 2007, a seguito di un viaggio in Marocco. I numerosi ricoveri in malattie infettive non sono serviti a nulla, in Italia la blastocitosi non é per nulla considerata patologia degna né di nota ne di cura.
Se potresti inviarmi i dati della dottoressa te ne sarei grata. Ti auguro una rapida ma sopratutto serena guarigione. Continua a tenerci aggiornati e grazie ancora
Ciao Perla, a brevissimo pubblicherò un nuovo articolo con tutti gli aggiornamenti del caso, blastocisti inclusa. E’ stata più dura del previsto, ma alla fine ce l’ho fatto. Se sei già iscritta alla newsletter, riceverai notifica del nuovo articolo non appena pubblicato. Ti invio intanto i dati della nutrizionista.
ciao gabriele, ho necessità di scriverti e vorrei in privato mandarti dei risultati. per favore puoi rispondermi
Ciao Gabriele, daresti anche a me i contatti della tua nutrizionista che potrebbe aiutarmi nel bilanciare una dieta contro la candida?
Grazie
Buon pomeriggio,
ho 37 anni, e ho bisogno di un aiuto per la mia candida (orale-intestinale-vaginale).
Da oltre 2 anni sto provando a curarla, senza successo.
Oltre a questo problema, naturalmente ne ho altri:
eccessiva magrezza (47/48 kg per 1,68 cm);
disbiosi intestinale che mi provoca gonfiori/dolori al basso ventre soprattutto verso sera
tendenza all’alopecia, alla cistite, acne, ipertiroidismo (i valori correlati all’ipertiroidismo sono migliorati nall’ultimo anno).
Sono a dieta di glutine, di latticini, di zuccheri, pomodoro ormai da oltre un anno.
Ho notato discreti miglioramenti consumando succhi da estrattore e alzando il ph urinario (da circa 5,5/6 a 7/8)
Al momento assumo diversi integratori:
ALCALIN OTI, FLORABIOTI, DISBIOCOL, PROPARGILE, FERROTONE, D-BASE 10.000
(gli ultimi 2 per carenza verificata con esami del sangue).
Inoltre mezza capsula al dì di Asacol 400 (mi pare di non tollerarlo molto bene).
Da qualche gg stoprovando il SERPLUS…non elenco tutto ciò che ho provato (tra decotti, oli essenziali e integratori)…sono davvero tanti.
Grazie per un gentilissimo riscontro.
Saluti
Alessia
ciao Gabriele, ti avevo già scritto e ti ho mandato una mail chiaro sarai occupato. stavo per prendere il test del cortisolo salivare, ma per drmire prendo della melatonina. quindi mi sono fermata, andiamo verso il caldo e anche il mio compagno dopo 1 anno di dieta strettissima ha aumentati i sintomi allergici. al che vorrei fare gli esami della permeabilità intestinale, parassiti, virus e qualcuno che li legga e alla fine dia gli integratori giusti e una dieta corretta. non viviamo più. alla fine mi sono detta e se andiamo noi direttamente a ricoverarci in UK o Bruxelles avevo sentito o in germania e li facciamo lì. hai qualche idea? o contatti? e’ passato tempo da quando ti ho contattato e vedo che i numeri aumentano di persone che soffrono. tralasciando gli USA perchè forze materialmente non ne abbiamo, nè io ricordo più una parola di inglese. sapresti aiutarmi? grazie ancora e scusami. sei stato molto gentile e disponibile. ma anche il mio compagno si è stancato di correre dietro probiotici e altro. a volta non mangia proprio gonfia senza motivo e ha già perso un dito del piede. io sono sempre stanchissima, brain fog e pensare che pensavo fosse alzheimer precoce. spero che puoi darmi una mano. grazie ancora e ciao.
Via Grappoli 56
Cioè? E’ un messaggio in codice? 😉
Ciao Gabriele,
innanzitutto grazie per lo sforzo che fai nel condividere la tua esperienza, inclusi successi ed insuccessi.
Volevo sapere in che modo ti procurerai gli antibiotici per la tripla terapia del BH, dato che in Italia non sono commercializzati (ad eccezione del Bactrim).
Ciao Stefano, settimana prossima uscirà il nuovo articolo che parlerà di come ho risolto la questione blastocisti. Ti consiglio di non perdertelo. Per gli antibiotici, al tempo li ordinari presso la clinica privata del Dr Borody in Australia (una pratica piuttosto complicata, soprattutto per gli obblighi doganali). Avevo però letto recentemente che trattandosi di una piccola clinica e avendo molte richieste, avevano interrotto le spedizioni internazionali per il momento. Ad oggi, non so se qualcosa sia cambiato. Al momento, so per certo che si può fare l’ordine tramite il Dr Econs in UK, previa consulenza con il medesimo. Il costo è un pochino più alto per il semplice fatto che il cambio della sterlina è più sfavorevole del dollaro Australiano. Ma gli antibiotici sono gli stessi.Qui i contatti (contattare Banstead Clinic, venerdì chiuso). Si fissa Skype call con dr Econs e poi si procede ad eventuale ordine.
Ciao gabriele!
Sono 6 anni che ho blastocisti ho parlato con almeno 5 primari e tutti mi han sempre risposto che non era nulla di cui preoccuparsi
Fino a che un mese fa non parlai con il settimo primario che mi disse che era una cosa seria che poteva avere varie complicazioni
Purtroppo ho passato gli ultimi due anni a imbottirmi di cortisone e ursobil senza grossi risultati ora mi ritrovo con fegato milza cistifellea danneggiati sono sempre stanco ho perso parecchi kg e sono in generale molto infiammato
Se hai trovato un modo per sconfiggere questo simpaticissimo ospite mi piacerebbe saperlo
Grazie
Ciao Gabriele, vista la tua esperienza, dovessi dire a qualcuno che deve partire da zero per ripristinare la salute, quali consigli alimentari e non daresti? (scrivimi pure anche tramite mail)
garzie
Gabriele ho bisogno di te! Mi puoi scrivere in privato così ti rispondo ? Ho una candida da 5 lunghi anni e ora anche hashimoto! Grazie
Buongiorno Gabriele
mi chiamo Marta ,sono celiaca (seguo dieta gluten free dallo svezzamento, subito dopo diagnosi),
ho 29 anni,non ho mai presentato problemi intestinali (almeno consapevolmente) fino a pochi mesi fa, quando per diversi mesi ho presentato eruzioni cutanee, orticaria, ai lati del viso (zona linfonodi) poi spontaneamente risolte,
non riuscendo a trovare una spiegazione per tale problema ho cominciato a informarmi più approfonditamente sul ruolo dell’ intestino e su quanto proprio da esso partano la maggior parte dei nostri problemi fisici (ho sofferto per anni di infiammazioni alle ginocchia e alla base della schiena e ora mi spiego il motivo,risolti da quasi un mese curando alimentazione e integrando con collagene idrolizzato,prodotto fantastico!)
dopo tutto questo preambolo volevo chiederle un parere su questo prodotto, http://www.disintossicazione-puliziaintestinale.com
io adesso, con le dovute attenzioni, mi sento moderatamente bene,ma vorrei proprio provarlo per ripartire da zero con un intestino pulito, mantenendolo tale con alimentazione,attività fisica e integrazione adeguata,
perché adesso so più chiaramente come trattare bene corpo e intestino,
lei cosa ne pensa?
può essere un aiuto valido?o eccessivo per chi non presenta sintomi preoccupanti?
vorrei assumerlo a carattere preventivo, ma ho letto opinioni discordanti sull’ utilizzo eccessivo della fibra (il programma prevede ciclo antiparassitario più fibra), volevo sapere se le è capitato di avere esperienza diretta col prodotto (o similare) o se qualcuno glie ne ha parlato prima .
La ringrazio molto e le faccio i complimenti per il sito!
buona giornata!
Ciao Gabriele.
Nel tuo articolo scrivi che i lieviti fermentano i monosaccaridi/disaccaridi. Mentre i batteri fermentano polisaccaridi/disaccaridi/amidi.
E invece i parassiti???
Io che ho problemi di fermentazione di tutti gli zuccheri sopramenzionati (sia amidi che frutta) e non mi trovano nulla? (Fatti esami Cyrex Lab)
Ciao Gabriele, vorrei chiederti un parere (sempre se lo conosci) sul il prof. luciano Lozio che ha scritto due libri: “il microbiota intestinale” e ” disbiosi e immunità”. Grazie mille
Conosci Serplus?
Grazie Antonio
Caro Gabriele,
ho la candida intestinale da anni e nessuno mi ha mai curata sul serio. Cosa posso fare? Non so a chi rivolgermi…sono di bergamo. Se conoscessi qualcuno che sia in grado di aiutarmi… Grazie
Elena
Ciao a tutti, ho problemi di pancia da circa 3 anni, con attacchi di dolore sempre piu’ ravvicinati . Ho fatto tutta una serie di controlli e alla fine sono risultata intollerante al lattosio.
Natutalmente ho eliminato tutti gli alimenti che lo contengono e mi è stata data una cura con Normix e fermenti lattici per 3 mesi.
Appena interrompevo l’ altibiotico ,il dolore e il gonfiore riprendeva.
Alla fine ho incontrato il vostro sito e ho provato a fare la cura con l’ acido ascorbico , un mezzo cucchiaio la sera prima di andare a dormire. Devo dire che mi ha aiutato tantissimo e sto meglio.Volevo ringraziare e condividere con altre persone che soffrono di questi disturbi la mia esperienza che spero sia utile a qualcuno.
Un saluto Marina
Ciao Gabriele, complimenti per il sito. Per la sanita’ ufficiale dovrei operarmi di emicolectomia sx/resezione colon per diverticoliti ricorrenti. Prima di cedere, voglio fare un tentativo, soprattutto di non farmi venire le infezioni, non mangiando una dieta liquida a vita per me insopportabile.
Ho provato ad ordinare i prodotti da te indicati ma non spediscono in Italia.
Posso chiederti tu come fai a procurarteli?
Grazie.
Cordialmente.
Stefania
Vorrei anche chiederti: tra i due test sulle feci che hai indicato, quale secondo te e’ il migliore, perche’ vorrei farlo. E anche qui, come si puo’ fare per inviare il campione feci.
Grazie ancora.
Stefania