L’olio di cocco è uno degli alimenti preferiti dagli amanti della Paleodieta.
Valori Nutrizionali
L’olio di cocco è composto da:
- 92,1% da grassi saturi
- 6,2% da grassi monoinsaturi
- 1,6% da grassi polinsaturi.
E’ praticamente solido a temperatura ambiente. Si tratta quindi di un olio stabile per cucinare piatti prelibati.
Ha una consistenza simile al burro e può essere usato per la preparazione di verdure, in aggiunta a frullati, tè, caffè, dolcetti paleo, oppure per la carne e il pesce.
E’ inoltre valido per la cura della pelle e del cuoio capelluto.
Il suo principale contenuto di acidi grassi deriva dall’acido laurico (presente nel latte materno), un acido grasso a catena media, che è considerato essere l’acido grasso più tollerato, non necessitando della produzione di acidi della bile per essere digerito.
L’olio di cocco ha inoltre proprietà anti-microbiche ed anti-fungine.
L’Acido Laurico
La gran parte degli acidi grassi saturi siamo in grado di produrceli da soli.
Il principale acido grasso che il nostro corpo produce è l’acido palmitico (saturo) da cui poi altri acidi grassi come l’acido stearico sono prodotti.
Viceversa, altri acidi grassi non possono essere prodotti dal nostro corpo e devono essere necessariamente assunti tramite la dieta.
Uno in particolare può essere sintetizzato solo tramite la ghiandola mammaria.
Questo è appunto l’acido laurico.
Il corpo necessita di acido laurico per produrre monogliceridi anti-microbici utilizzati per combattere virus e batteri patogeni.
Ecco perché l’acido laurico è un acido grasso saturo fondamentale.
Ad eccezione del latte umano e del latte di mucca (piccole tracce), la principale risorsa di acido laurico risiede proprio nell’olio di cocco e nell’olio di palma.
Alimenti che contengono acido laurico.
Inoltre, l’acido laurico è una sostanza chiave contro alcune malattie. E’ stato scoperto essere utile nel contrastare virus come l’HIV, l’influenza e l’herpes.
Cenni storici sull’olio di cocco
I prodotti derivanti dal cocco rappresentano generalmente un punto fermo nei paesi del sud-est Asiatico, nelle regioni tropicali dell’America Latina e dell’Africa dell’Est.
Marco Polo riferì del cocco come di una “noce indiana”Click To TweetVasco de Gama utilizzò la parola “coquos” nel suo Roteiro (diario di bordo del primo viaggio alle Indie 1497-1499) mentre Pigafetta, il cronista di bordo di Magellano durante la spedizione nelle Filippine, descrisse le noci di cocco come una “meraviglia della natura” intorno al 1522.
Alcuni dati sui paesi che consumano olio di cocco
Ne avevamo già parlato qui, ma come si sa, repetita iuvant.
- Fra i paesi che dispongono di dati affidabili, lo Sri Lanka registra il più alto consumo di olio di cocco ed il più basso tasso di malattie del cuore.
- Nella popolazione dell’isola di Kitava (Nuova Guinea), che consuma circa il 20% di calorie solo da olio di cocco, infarto ed ictus risultano totalmente assenti.
- Gli abitanti dell’isola di Tokelau (Nuova Zelanda), i quali ottengono il 50% di calorie da olio di cocco sono altrettanto immuni da malattie del cuore.
I 13 benefici dell’olio di cocco
Ecco alcuni dei benefici derivanti dalla regolare assunzione di olio di cocco:
- aiuta a normalizzare i grassi nel sangue
- protegge il fegato dall’alcol e altre tossine
- può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattie renali e della vescica
- è associato ad un miglior controllo degli zuccheri nel sangue e dell’insulina e quindi nella prevenzione del diabete
- ha proprietà anti-virali, anti-ossidanti, anti-batteriche ed anti-fungine
- si ritiene che promuova l’assorbimento di minerali (in particolare calcio e magnesio), fatto importante per la salute dei denti e delle ossa
- può aiutare a migliorare l’aspetto dello scalpo e dei capelli ed aumenta l’elasticità della pelle quando ingerito o applicato esternamente
- supporta la salute del cuore e la tiroide
- rinforza il sistema immunitario
- aiuta nel trattamento di Candida ed infezioni fungine
- è ricco di grassi saturi e quindi molto stabile durante la cottura senza il rischio di diventare rancido. Quando il grasso di irrancidisce o si ossida diventa parzialmente idrogenato trasformandosi in uno dei peggiori alimenti ed esponendoci al rischio di malattie cardiovascolari.
- ha pochissimi grassi polinsaturi
- ha un effetto termogenico, per cui consumare olio di cocco alimentare (aiuta a dimagrire) tende ad aumentare il consumo energetico (bruciare grassi) in modo superiore se comparato allo stesso intake calorico di altri grassi
Processo di estrazione e scelta dell’olio da acquistare
Dopo che il cocco viene aperto, la polpa viene lasciata asciugare. Per estrarre l’olio, la polpa essiccata è scaldata a bassa temperatura fino a quando l’umidità è totalmente evaporata, in favore dei residui di olio.
Questo è ciò che dovrebbe accadere sempre.
In molti casi però, sia per accelerare la fase di essiccamento che di riscaldamento, la gran parte dei produttori di olio di cocco utilizza agenti chimici.
Per ovviare a questo problema, è imperativo acquistare solamente olio vergine (o extra-vergine) e biologico, in modo che il prodotto non sia stato raffinato, deodorizzato, idrogenato e decolorizzato durante il processo di spremitura e che le noci di cocco non siano state cresciute con pesticidi e fertilizzanti.
Secondo quanto riporta Mark Sisson, l’espressione “vergine” per l’olio di cocco è la migliore formula esistente e l’utilizzo della parola “extra-vergine” non aggiunge niente di più tranne che una spinta commerciale dal punto di vista del marketing.
Problemi e controindicazioni associati al consumo di olio di cocco
Generalmente l’olio di cocco, non ha controindicazioni a meno che non siano presenti allergie.
Tuttavia, in rari casi, possono registrarsi sintomi di nausea, gastrite o diarrea. Altre volte, può provocare secchezza della gola, per chi assume olio di cocco al cucchiaio.
Se invece mischiato con altri alimenti, la sensazione scompare.
Bisogna però aggiungere che nella gran parte dei casi è la qualità del prodotto che fa la differenza e che molti dei sintomi svaniscono semplicemente cambiando olio di cocco.
E’ infine utile sapere che a differenza di altre fonti di grasso di provenienza animale, l’olio di cocco non contiene praticamente micronutrienti (o se presenti in quantità davvero minime) come vitamina B12, K2, colesterolo, acido linoleico coniugato (CLA) ed omega-3.
Tutte sostanze che possiamo comunque assumere attraverso il consumo di altri cibi.
Dove acquistare l’olio di cocco?
- Olio di Cocco extra-vergine, 1L, biologico, spremuto a freddo, non raffinato
- Olio di Cocco Vergine Biologico non Raffinato
- Olio di Cocco Bio extra-vergine, 1L, crudo e pressato a freddo
- Olio di Cocco Vergine Biologico
- Olio di Cocco Biologico Extra Vergine 500 ml, Crudo e Spremuto a Freddo e non Raffinato
Per il resto, non rimane che provare, e vedere come va ;-).
Ciao Gabriele, bel post.
Dove lo prendi il tuo olio di cocco?
Usi anche quelli di palma rosso e di macadamia?
Io di questi tre non ne ho ancora provato alcuno, rimango ancora sull’extravergine d’oliva (omega 3 e 9) e su quello di lino (omega 3 ALA), ma sono curioso di sperimentare se questi altri sanissimi oli hanno un sapore che mi piace
Molto interessante la quantità di informazioni e notevole la descrizione dell’esperienza personale…tuttavia da “ignorante” curioso mi domando: se la dieta “paleo” si basa concettualmente sullo stile di vita degli esseri umani nel paleolitico sostanze come l’olio di cocco come si inseriscono in questo “concetto”? Ovvero..le materie prime da cui estrarre questi olii erano già presenti in quell’epoca (quali specie di piante esistevano)? La tecnologia e la conoscenza di quel tempo permetteva l’estrazione degli oli come quello di cocco? Quanto erano diffuse e raggiungibile le specie di piante che producono semi oleosi?
Come ti permetti di scrivere cose così pericolose come i benefici dell’olio di cocco quando l’oms ha dichiarato essere una sostanza pericolosa per la salute umana !
credo ci sia differenza tra olio di cocco ed olio di palma….
L’olio di palma è lontano dall’essere eco-sostenibile oltre alla difficoltà di trovarne di buona qualità nel nostro paese. Per il resto sono due ottime fonti di grassi saturi.
Francesco lo sai chi sta a capo dell,OMS.? Chi dirige di nascosto questo istituto? Un certo signor BIGPHARMA…….sai chi è e quanto guadagna sulla nostra pelle?…..figurati se un olio che ci fa bene , come l’olio di cocco,possa essere accettato da bigpharma alias oms…tse…a france””’svegliaaaaaa…….credi ai fatti non all oms..i fatti ci dicono che i popoli che consumano olio di cocco non hanno problemi cardiovascolari……punto….che tu ci creda o no…questo è un fatto….
È l’olio di palma che pare sia nocivo, ma non come genere alimentare, bensì per la pianta stessa, xké vi si nutrono gl’animali del posto…ma assolutamente non fa male….cmq l’olio di cocco, è nettamente superiore, e fa benissimo..
Ciao, ho iniziato a seguire questo tuo blog e volevo dirti che lo trovo molto interessante, per il contenuto di informazioni e per come sono dettagliate, detto che avrei davvero molte cose da chiederti se potessi, io ho da tempo eliminato farine e latte/latticini, (a parte qualche una tantum tra cene con amici), ora anche soia e derivati, In realta’ sto’ iniziando a seguire il programma segnalato da te chetogenico, sono sportivo agonistico, l’unico tema e’ il livello di grassi, non capisco esattamente quanto utilizzarne, olio di cocco (tra l’altro ho letto questa pubblicazione scientifica http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24613207), il ghee, olio di oliva, olio di semi di lino, non vorrei pero’ appesantirmi nel senso di ingrassare, perche’ ne andrebbe a discapito della mia prestazione atletica e non vorrei avere un problema di colesterolemia e trigliceridi. Inoltre uso l’amido di tapioca un cucchiaio al di’ e una manciatina di frutta secca che ho tentato ‘spero’ di attivare. Credi che questo possa andar bene?
Peso corporeo in kilograme —– Numero di qucchiaie di olio di coco/giorno
79+ ——– 4
68 ——— – 3, 1/2
57+ ——— 3
45+ ———- 2, 1/2
34+ ———- 2
23+ ———- 1, 1/2
11+ ———– 1
Ciao Gabriele, complimenti per il blog!!!
Anche io uso l’olio di cocco, senza preoccuparmi troppo di ciò che dice l’oms (come invece fa il mio omonimo!).
Ancora complimenti! 🙂
Complimenti per il post!!!!…personalmente adoro l’olio di cocco…sia per i capelli che come dopo sole per il corpo…miscelato con gli oli essenziali è un ottimo trattamento cosmetico…soprattutto se BIO
Grazie del lavoro che fai e del renderlo pubblico 🙂
La mia domanda: consigleiresti anche il cocco essicato (a basse temperature, bio)?
Ciao,
quando utilizzo prodotti a base di cocco(latte,olio,ecc..) ho delle reazioni negative allo stomaco con nausea ,gonfiore, eruttazione,inappetenza.Vorrei sapere se potrebbe essere un’intolleranza e se devo eliminarlo del tutto.Grazie.
Ciao Alfredo, è difficile da dire. Potrebbe essere come dici tu, ma anche tante altre cose. Una flora eccessivamente disbiotica oppure una difficoltà a digerire i grassi (carenza di bile. Più probabile la seconda, visto che parli di stomaco e non di intestino. In questo caso, esistono vari rimedi, tra cui la somministrazione di sali biliari. Ma non correre in farmacia a comprarli (anche perché non ce li hanno), ma consulta uno specialista, visto che non vanno di sicuro bene in tutti i casi. Certamente, se ti provoca fastidi, mi sembrerebbe saggio sospendere o almeno ridurne il consumo nel frattempo. Se poi, questo è l’unico o uno dei pochi alimenti che ingenera questi problemi, la pista delle intolleranze potrebbe essere più che un sospetto.
ciao
almeno evita di fare il copia incolla e metti la fonte!
http://www.scienzanatura.it/i-benefici-dellolio-di-cocco/
assurdo!
Caro Sapientino, l’autore del blog che hai menzionato mi ha chiesto l’autorizzazione per poter ripubblicare questo mio articolo sul suo blog. Articolo che ho scritto e pubblicato circa 2 anni prima della ripubblicazione si Scienza Natura.
Tra l’altro bastava leggerlo quell’articolo, visto che alla fine dello stesso c’è un link che rimanda all’originale con su scritto:
Fonte: https://www.codicepaleo.com/olio-di-cocco/
Salve a tutti. Ho trovato molto interessante tutto quello che sto leggendo.
Io ho una neuropatia con problemi alla mielina per cui si consiglia, oltre ad altro, proteine di origine animale. Sono vegana, le proteine lle prendo dai legumi, frutta secca, alghe, non riuscirei proprio a ingerire carne. Praticamente mi nutro di tutto ciò che non dovrei.
qualcuno ha affrontato lo stesso problema?
Gabriele, cosa ne pensi?
Per favore, mi date un parere?
Grazie, lore.
Salve Loredana vorrei poterti aiutare ma se sei vegana its vera missione impossible.sta a te decidere come ricostruire la guaina mielinica senza proteine animali…comprendido.?????
Salve blog veramente bello.
Ahime,qui in casa mia va l’olio extra vergine d’oliva che fa molto bene al cuore.
Ma la mia domanda è se io mangio il cocco fresco immagazino almeno parzialmente le proprietà dell’olio di palma, o niente?
Salve Gabriele.
Volevo sapere se le proprietà terapetiche dell’olio di cocco, si possono trovare anche nel cocco stesso che compriamo dal fruttivendolo.Naturalmente non nelle stesse quantità.
complimenti per l’articolo.Io lo uso gia’ da tempo e il mio colesterolo va alla grande. ciao
Io lo sto usando per cucinare e per il corpo, mi piace molto il gusto e la consistenza, poi spero di avere effetti positivi ………….grazie
Interessante, io soffro di una patologia autoimmune peggiorata poi cadendo nel Binge Eating (in solo un’ora riesco a farmi fuori 5 barattoli di burro di arachidi, lasagne e quant’altro). Ora sto uscendo dal periodo buio, ma devo seguire una dieta simi Paleo per rimettermi in sesto. Tuttavia ci sono degli alimenti che non sono Paleo, ma che mi stanno aiutando per non cadere nelle abbuffate. Questa sera ho cucinato 100g di riso basmati, 400g di Tofu Biologico, 900g di carote, 200g di funghi porcini crudi in una ciotola a parte, Come dessert molta zucca fritta nell’olio di Cocco e Tahin biologico 100% con l’aggiunta di sale marino. Ebbene, decisamente una cena esagerata e quel Tofu potrebbe peggiorare la mia permeabilità intestinale, ma credo che tutto sommato sia stata una cena sostanziosa e buona (anche se ammetto di aver esagerato e di avere una pancia dolorosa da pregnante). L’appetito aumenta se il ritmo circadiano risulta particolarmente sballato. Io soddisfatta comunque della mia cena (meglio abbondare che cadere nelle abbuffate determinate non solo da fattori emotivi, ma anche da sbalzi ormonali). A volte temo ad usare l’olio di cocco anche al cucchiaio come se fosse un medicinale, i pareri sono troppo contrastanti, ma mi piacerebbe sapere se può risultare utile in una patologia del genere. In passato ho abusato letteralmente di zuccheri e di grassi, a soli 20 anni avevo colesterolo attorno ai 300 con difficoltà al mettere peso. Dopo lunghe torture durate in tutto 20 anni, il mio incubo spero stia per terminare, ma essendo caduta per quattro volte nella vita nel Binge Eating, la paura risulta tanta. Me la sento di confessare questo brutto passato (che a volte ha ripercussioni) perché molto è stato provocato anche da medici incompetenti e su questo risparmio le mie disavventure.
L’ho scoperto da poco tempo è già mi ha fatto sfiammare il colon che ultimamente mi stà causando fastidio senza assumere alcun medicinale, mi ha calmierato anche il reflusso e l’acqua di cocco aggiunta al mio shampoo mi ha fatto sparire la forfora dai capelli grassi, inoltre il mio cane ha ritrovato la serenità con le sue ghiandole perianali, pertanto credo che mi stia facendo anche bene a livello del sistema immunitario senz’altro, lo sento quando qualcosa mi danneggia a prescindere da cosa ne pensino gli esperti, infatti sono intollerante, ci stavo restando secca, a quelle misture di erbe che costano anche una cifracontro la cellulite e la ritenzione idrica, che si è accentuata con la menopausa, invece assumendo solo la tintura madre di centella asiatica in sinergia con il cocco, me l’ha messa letteralmente al tappeto senza arrecarmi problemi. Resto del parere che ognuno ha il suo metabolismo e le sue intolleranze a cibi, medicamenti e perfino alle erbe, specie se te ne mischiano 10 tutte assieme e quindi se stai male non saprai mai quale devi evitare a vita.